Lo Studio Legale Tandura-Fiori è un’associazione professionale attiva da più di 30 anni nei settori del diritto penale, civile, commerciale e amministrativo con sede a Feltre in Provincia di Belluno.

Avviato nell’82 per iniziativa degli avvocati Gianfranco Tandura e G. Matteo Fiori, lo Studio si è sviluppato ed ampliato nel corso degli anni, dotandosi, accanto alle figure professionali dei soci fondatori, di un proprio staff di giovani e preparati collaboratori interni.

Dal 2020 l’Associazione è costituita dagli avvocati Piero e Tullio Tandura.

Punto d’incontro di esperienze professionali diverse e complementari, lo Studio offre a privati, associazioni, enti, imprese e pubbliche amministrazioni servizi di assistenza e consulenza legale avvalendosi dell’opera dei professionisti associati, attivi prevalentemente nei settori del diritto penale e civile, a cui si affianca l’attività dei collaboratori, ciascuno dei quali ha maturato una specifica competenza in particolari ambiti dell’ordinamento giuridico.

Per le questioni che richiedono un approccio multidisciplinare, l’Associazione si avvale di una consolidata rete di consulenti esterni, operanti in settori diversi ma contigui con l’ambito della tutela legale (medici legali, ingegneri, geometri, commercialisti, consulenti del lavoro, agronomi, ecc.).
Lo Studio segue ed assiste la propria clientela anche al di fuori del circondario del Tribunale di Belluno grazie alla stabile collaborazione con professionisti di comprovata affidabilità dislocati in Veneto ed in altre regioni del territorio nazionale.

Il rapporto personale e diretto con la clientela, la disamina approfondita delle problematiche giuridiche involte nelle questioni trattate, l’ascolto e l’attenzione verso le esigenze manifestate dai propri assistiti costituiscono da sempre profili che contraddistinguono l’attività dello Studio Legale Tandura-Fiori.

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"Il giorno in cui vedessi chiudere i tribunali per mancanza di liti, non saprei se rallegrarmi o rattristarmi: rallegrarmi, se, in un mondo in cui più non si trovasse alcuno disposto a far torto al suo simile, questo significasse l’avvento dell’amore universale; o rattristarmi, se, in un mondo in cui più non si trovasse alcuno disposto a ribellarsi contro la prepotenza altrui, questo volesse dire il trionfo dell’universale viltà”. 

Piero Calamandrei, Elogio dei giudici scritto da un avvocato, 1999 (ristampa della edizione del 1954), Milano, pag. 146.